"La Vera Storia del Lupo de Gubbio - 2"

(From images.easyart.com)

Esa vez que San Francesco llamó al Lobo que tanto amenazaba a los pobladores de Gubbio, no pudo ciertamente decirle que dejara de hacer daño y seguir su camino como si nada... San Francesco, para empezar, era capaz de hacer mucho más que eso. Y por poco que le haya dejado a cambio de su apaciguamiento, el Lobo tiene que haber recibido al menos una bendición del Santo. Entonces, ¿Cómo puede haber quedado en tan segundo plano de acuerdo a la historia relatada en "Fioretti de San Francesco"? Ahora se sabe que lo enterraron en un lugar normalmente reservado a los cristianos difuntos, y con la misma consideración; hoy, 24 de Diciembre, bien podría ser el día en que todos recordaran al Salvador, a San Francesco, y a un Lobo que mereció siempre el mismo título.

"Cuando Los Santos No Son Como Nosotros"

El 20 de Diciembre del 2001, una Reina empezaba a sorprender

a un mundo sacudido por varias guerras

y envuelto en crisis varias...

Entonces, en ningún país pudieron dejar de pensar en ella;

y una Leona hasta entonces desconocida terminaba cambiando el mundo demasiado conocido.

"La Vera Storia Del Lupo Di Gubbio"

IL LUPO DI GUBBIO: STORIA O LEGGENDA?

L’opinione prevalente è che i Fioretti riportino un fatto realmente accaduto. Il principale indizio a favore di detta tesi è una pietra custodita nella chiesa di S. Francesco della Pace, nel centro di Gubbio.
Si tratta di un coperchio di un antico sarcofago, decorato da una croce, similmente a mille altre pietre tombali d’ogni epoca. Eppure quel sarcofago, stando alle specifiche competenze, risulta essere anomalo: le sue dimensioni, infatti, sono troppo piccole per contenere un uomo.
Per capire l’importanza di questa pietra, occorre fare un salto a ritroso nel tempo: all’anno 1873. A quell’epoca il quartiere limitrofo alla chiesa di S. Francesco della Pace era chiamato "Morte del Lupo", perché, secondo la tradizione, l’ex terrore della città era stato seppellito lì, nel cuore del centro. Ebbene, nel 1873 alcuni operai stavano lavorando per sistemare i gradini di un vicolo prossimo alla chiesa, quando, scavando, trovarono una pietra lavorata, e sotto la pietra uno scheletro di animale. Incuriositi, gli operai portarono quei resti a un veterinario - tale Giovanni Spinaci - il quale non ebbe dubbi: le ossa erano quelle di un Lupo!
In altri tempi la scoperta avrebbe fatto scalpore; allora, invece, creò solo imbarazzo. E si può capire il motivo: lo Stato Pontificio era "crollato" solo da tre anni; l’Italia era ancora divisa tra papalini e anticlericali; quindi, accreditare o screditare l’importanza di un reperto di quel genere era un problema più politico che storico-scientifico.
Fu così che sui resti del Lupo si scatenò una gara a "scaricabarile": il Comune arrivò a irridere gli autori del ritrovamento e persino il vescovo, Innocenzo Sannibale, rifiutò di custodire le ossa, forse temendo di scontrarsi col potere civile.
Così lo scheletro del vicolo sparì chissà dove. Le ossa sono andate perdute: non potremo mai sapere se appartenevano alla "belva" più famosa della storia.
Certo è che se non fosse così ci troveremmo davanti a una ben strana coincidenza: non è usuale trovare un Lupo sepolto come un cristiano, per lo più nel cuore di una città, e proprio dove la tradizione colloca l’epilogo del racconto dei Fioretti.

http://www.sanfrancesco.com/santa-chiara.asp?prod_id=372&dest_id=73&paese_id=20

Aquí se ve cómo la Iglesia, con sus inflexibles decretos, podía oponerse a la idea de que las Criaturas no humanas fueran dignas de algún tipo de veneración; pero a pesar de eso, muchos animales llegaron a ser considerados santos por sus propios actos, verificados plenamente.

"Vita e Miracoli di San Pio da Pietrelcina"

Padre Pio, al secolo Francesco Forgione, nacque il 25 maggio 1887 da Grazio Maria e Giuseppa De Nunzio, a Pietrelcina, un piccolo centro a 12 chilometri da Benevento. La prima collaborazione all'economia della famiglia venne data da Francesco, all'età di sei anni, quando suo padre gli affidò due pecore da condurre al pascolo. Da quel momento emersero, in quello che sarà Padre Pio, i primi segni di una personalità profondamente diversa da quella dei suoi coetanei. Certamente Francesco amava giocare e scherzare, ma nel contempo mostrava fastidio nei confronti di tutto quanto usciva dalle righe. Evitò così i compagni di gioco che bestemmiavano o usavano, comunque, un linguaggio sconveniente, quelli che egli chiamava "insinceri e dall'occhio falso". "E dove meglio potrò servirti, o Signore, se non nel chiostro e sotto la bandiera del poverello d'Assisi? ... "

Con questi intendimenti Francesco entrava, il 6 gennaio 1903, a neppure sedici anni d'età, nel convento cappuccino di Morcone. Francesco Forgione, appena due settimane più tardi, vestì il saio e prese il nome di frate Pio da Pietrelcina. La promessa di obbedienza, povertà e castità avvenne lo stesso giorno e mese del 1904, mentre la professione dei voti perpetui è del 27 gennaio 1907. Padre Pio ricevette gli ordini minori nel dicembre del 1908 e, qualche giorno più tardi, nello stesso mese, il suddiaconato. Quello che era stato il suo grande sogno divenne realtà il 10 agosto del 1910 quando venne ordinato sacerdote nel duomo di Benevento. Qualche mese dopo l'ingresso dell'Italia nella prima guerra mondiale, padre Pio venne chiamato alle armi e il 6 dicembre del 1915 assegnato alla 10^ Compagnia di Sanità a Napoli. Una malattia bronchiale indusse l'autorità militare a riformarlo dal servizio.

Tra i numerosi prodigi di padre Pio c'è quello della trasverberazione manifestatasi nelle giornate del 5 e del 6 agosto 1918. Trasverberazione è la ferita provocata sul costato di Gesù durante la crocifissione. Quello della ferita al costato era stato l'inizio dell'apparizione dei segni della crocifissione, segni destinati dal Signore all'umile cappuccino. La comparsa delle stigmate sulle mani e sui piedi di padre Pio avvenne il 20 settembre del 1918.

La notizia del prodigio si sparse rapidamente e San Giovanni Rotondo divenne quella meta di un flusso di pellegrini che, a decenni dalla morte terrena di padre Pio, continua incessante. All'iniziale entusiasmo dei fedeli si contrappose la diffidenza delle alte gerarchie ecclesiastiche. I superiori di padre Pio, circospetti, tennero assolutamente celata la vicenda e la stampa cattolica si comportò allo stesso modo. Il Sant'Uffizio intervenne e limitò la libertà di padre Pio. Il 2 giugno del 1922, a sei mesi dalla morte del papa Benedetto XV, che non aveva mai negato le sue simpatie per il frate di San Giovanni Rotondo, il Sant'Uffizio stabilì che in seguito agli avvenimenti del 1918, padre Pio non avrebbe dovuto mostrare le stigmate a nessuno né parlare delle stesse e, tantomeno, esporle ai baci dei fedeli. La dolorosa salita al Calvario era già iniziata e i successivi prodigi del frate, oltre alle molte opere umanitarie portate a termine, non gli procurarono che isolamento da una parte della Chiesa ufficiale.

E' da ricordare la realizzazione della Casa Sollievo della Sofferenza, ospedale divenuto operativo nel 1956. La fine terrena di padre Pio si intuì il 20 settembre del 1968, nel cinquantesimo anniversario dalla comparsa delle stigmate sul suo corpo. In quella circostanza erano giunti a San Giovanni Rotondo molti pellegrini e, alle 5 del mattino, padre Pio, nonostante le precarie condizioni di salute, celebrò la messa per non deludere le aspettative dei fedeli che avevano trascorso la notte stipando gli alberghi e dormendo anche all'interno delle autovetture. L'indomani venne colto da una violenta crisi che gli impedì di scendere in chiesa.

Ancora una volta verso le 5 del mattino di domenica 22 settembre, le condizioni di padre Pio parvero registrare un lieve miglioramento ed egli si apprestò a celebrare la messa. Al termine della stessa padre Pio venne colto da collasso. Accompagnato in cella per un breve riposo, si affacciò alla finestra verso le 10 per impartire la benedizione a una folla enorme. Intorno alla mezzanotte le condizioni di padre Pio presero a precipitare e al suo capezzale fu un accorrere di altri religiosi e di medici. Alle 2,30 Padre Pio chiuse gli occhi per l'ultima volta.

http://www.santopiodapietrelcina.it/

"Víctimas cada año... Y hasta cuándo?"

Todos los años, todos los Septiembres desde hace siglos... Ellos invaden su hogar y los obligan a llegar cerca de sus costas con este único propósito. El mundo aparentemente sólo puede observar horrorizado, pero para "ellos" no puede haber un futuro mejor; sólo un destino similar de dolor.

Así empieza todo...

...Así termina siempre.

¿Por qué está disfrutando...? http://www.i13.tinypic.com/ http://www.campaign-whale.org/

"Mensaje de una Leona - 2"

This week -and especially today-,

we must remember and honor that Lioness,

symbol of big peace after the 2nd World War,

who since her first day of life had decided how to live,

and defended her decision at all cost,

while saying in the best way she could:

"I DON'T WANT MEAT !!!"

Little Tyke And Becky

In Her Own Way And Time, Another Saint

"Two Souls Of Different Ages"

They were born to protect, especially Ginny with her Cats.

This week of August the world remembered them in some way. For they gained their status all by themselves. Now, no matter what some may say or deny, since they lived, they're something that many of us use to see only in people devoted to any religion.

They are real Saints.

Saint Ginny (*) With One Of Her Protected -And Dearest- Cats

www.msnbcmedia.com/

(*) - I didn't invented this... Such title actually is in a site about her.

Such name goes for such soul covered in Dog form.

Greyhound

Saint Martyr Of Ancient France

www.ivarmedia.as/

When Dragons Loved Humans... Or Still Love Them? 2

Here The Lady Was Given A Magical Pair Of Wings...

So That Both Can Go Wherever They Wish,

In Complete Happiness And Love, Through The Endless Skies

Celebrando el Día del Amigo...

A pesar de lo que aparenta o se insinúa en ésta última,
de que el Gato está a punto de darse un festín,
no hay muchas imágenes que lo representen mejor...
Sin duda, los verdaderos Gatos están
para llevarse bien
con Ratas y con Ratones. Y para ellos,
el Día del Amigo sería todo el año.

-Editada hoy, 10/4/2014-

When Dragons Loved Humans... Or Still Love Them?

And it's not always the Woman and the Dragon... At least one time, in ancient Japan, a Dragoness married a fisherman, taking him underwater to live with him in her Palace under the lake.

"¿En Qué Mundo Vivís?" (4)

"Siempre Quisimos Amamantar

Ratas Y Ratones Recién Nacidos

( Firmado, Nuevamente, Las Gatas )

Y Ahora, Por Fin, Estamos Haciéndolo"

Dongguan, Guangdong - 12 / 10 / 03

Deadly Huntress Mothers Potential Meal

Cats are commonly thought to be every Mouse’s nightmare. But a Dongguan resident surnamed Wang has learned this isn’t always the case, reported Information Times. He’s seen for himself that a Cat can be a rodent’s best friend. Shortly after Wang’s Cat gave birth to three Kittens, Wang caught an infant Mouse to feed the mother to keep up her strength, but he was surprised the next day to find the baby Mouse and Kittens happily playing together… And the mother even let the infant Mouse feed from her milk.

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( FLickr )

2006-06-04 - 13:45:41 - China Daily

Two baby Mice rest near a Cat’s head as she feeds her new litter on a farm in Dongfeng County, northeast China’s Liaoning Province. The owner says she gave the Mice to the Cat to eat, but the feline soon adopted them.

April 11, 2007 - Mother Cat In Shijiazhuang...
The Cat was brought into a children’s clothing store to catch Mice, reports Yanzhao City News.
Ten days ago, the Cat gave birth to five Kittens. "She stays in the box all day long, taking care of her babies, but three days ago, my colleague found a small Mouse playing with the Kittens", said a spokesman for the store in Shijiazhuang City.
The Cat brought the Mouse to her residence in the market one day after she gave birth to her Kittens.
"The Cat was protecting the Mouse, and would become alert if anyone came too close".
The store staff threw the Mouse out once, but immediately the Cat -who dotes upon the Mouse as if it were one of her offspring-, showing distress and searching for her baby, ran to bring it back and let it play with her Kittens.

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( Flickr )

June 2008

...And A Mother In Yantai

A pet Cat in China has adopted a Rat which she is nursing alongside her four Kittens.
Sun Shujun, of Yantai City, says the Rat has been living with her Cat since the Kittens were born four weeks ago.
81 year old Sun says that a neighbour came to see the Kittens on the day they were born and was amazed to see a Rat suckling alongside them.
“At the beginning, I thought I must have seen wrong. So I took a flashlight and had a clear look”, said the neighbour.
The Rat not only drinks Cat's milk, but also plays with its Kitten brothers and sisters, according to the Qilu Evening Post.
The Cat reportedly treats the Rat exactly the same as her natural Kittens and it has become part of her family.
Sun reckons her maternal instincts must have overwhelmed her predatory instincts to allow her to adopt an animal she would normally see as prey.

Love Always Wins

But here, we saw pictures of a beautiful and charming story...

Fiction, in other words. Now, let's see the reality.

Love Always Wins - 2

A Goat and a Wolf stay together peacefully

in a village in Balikun County,

Xinjiang Uygur Autonomous Region,

November 15. Last May,

the Wolf was found dying when it was a cub

and brought back home

by villagers, who then kept it

and fed it with Goat milk until now.

The Wolf will soon be returned to the wild.

So They Want To Sepparate Us...?


Don't Be So Sad...


I'll Remember All Our Happy Moments


...And I'll Remember You With ALL My Love

In one of the animal world’s most unlikely love matches, zookeepers say a Wolf and a Goat have become inseparable sweethearts since sharing a cage together.
Zookeepers in Nanchong City, China, say the pair can’t bear to be without each other.
“If the Goat is gone for a bit, the Wolf will howl and run frantically around the cage until she comes back”, said keeper, Mr Xu.
Prey and predator only started dating by accident a month ago, Xu told the West China City News.
Early one morning I opened the Goat’s fence to let her out to eat, and unexpectedly the Wolf came out, because we hadn’t locked his cage securely”, he said.
“The Wolf ran straight to the Goat’s fence, and started howling when it smelled the Goat. The Goat was so scared you could see her legs shaking”.
Xu says he had to protect the Goat until other employees came to help separate the animals.
“But for the next several nights the two started getting to know each other better, and even exchanged howls and baas. You could tell they were flirting”, says Xu.
Five days later Xu and his colleagues came to a decision : “We thought, since they so much wanted to, why not put them together ? It’s really rare for a Wolf and a Goat to be so close”.
The zoo says that since being put together, the Wolf and the Goat have done everything together - except share meals. The Wolf sticks to his meat while the Goat enjoys a vegetable diet.

"Si No Los Hubiéramos Dejado Crecer..."

Si Hubieran Estado En China,

Tal Vez No Habrían Podido Hacer Nada De Esto...

-Little Tyke, Dos Hermanitas, Madre Vaca, Conejitos y Tigres,

Madre Increíble, Lobito y Oso, Madre Gata y Ratitas-

A Cuántos Como Ellos Mataron, O Matarán Aún,

Por Pieles O Para Hacer Una Sola Comida?

"Si No Los Hubiéramos Dejado Vivir..."

...En China, Corea, África y algún otro país, cuántos podrían haber tenido esta oportunidad.

Pero por causa de algunos, no la tuvieron.

¿A quiénes matarán entonces la próxima vez,

por pieles o comida exótica?

-Kamuniak, Gato y Grizzly, Saimai, Linda, Romeo y Julieta,

Tigres Chinos, Ginny, Gata con Ratoncito-

Dejemos que puedan tenerla.

"How Creatures Know What We Should"

Billy And The Kid

A Boxer Dog called Billy has become an unlikely surrogate father to a kid Goat at an animal centre in Devon.
Big hearted Billy formed a strong bond with abandoned kid Lily at Pennywell Farm, near Buckfastleigh, where they have become a popular attraction.
As the runt of triplets, Lily was abandoned by her mother because nanny Goats can usually only care for two kids at a time.
Farm workers Katherine Tozer stepped in to hand rear Lilly, but her pet Dog Billy made it obvious he was eager to get in on the parental action.
It soon became clear the Billy was happy to adopt Lilly as his own, and he now looks after her by licking and cleaning her and keeping a close eye on her.
Equally, Lilly seems just as happy to have Billy as her role model.The pair has now attracted quite a crowd at the animal centre and staff there are keen to see how their relationship will develop as Lilly grows up.



Unlikely best friends

A Rabbit and an Eagle have become unlikely best friends in China.
The owner of the Eagle put the rabbit in its cage at Beizhamen Bird Market, Zhengzho City, for the bird’s dinner.
But instead of following its predatory nature, the Eagle made friends with the startled but fortunate Rabbit.
“The Rabbit very humbly combs the Eagle’s feathers with its mouth”, the surprised owner told Oriental Today.“The Eagle is four-months-old, and I threw him the Rabbit for food, but apparently he doesn’t know how to enjoy his meals”.

Kittens Adopted By Rabbit

Six abandoned Kittens have found an unexpected new mother figure - a Rabbit.

Veterinary nurse Melanie Humble took the three-week-old Kittens to her Aberdeen home.
The Kittens seemed to think Summer the Rabbit was their mother and began to climb all over her and try to feed from her.
Efforts will be made to find the four males and two females permanent homes in the coming weeks.
Melanie, 29, told the BBC Scotland news website: “The abandoned Kittens were handed in when they were about three weeks old and I took them home”.
“Summer the Rabbit was taken inside on Bonfire Night because of the fireworks and the Kittens seemed to really like her and thought she was their mother”.
‘She’s gigantic’
She added: “They were trying to get milk from her and climbing over her. And Summer was not bothered by them at all”.
“Summer is five months old and she’s gigantic. It is lovely to see them all together. “They are all doing well and Cats Protection will re-home them”.

Mundo o Paraíso - 3

"Según Palabras Del Propio Maestro,

'Mientras No Seáis Como Niños,

No Entraréis En El Reino De Los Cielos' ".

-Jupiter Images, Comstock, Funpic, Dragon Pictures & La Nación-

Juan Pablo Correa cuenta que su hija Sybilla “logró quitarle las mañas que Tilli, nuestra mascota tiene desde hace diez años, tenía con los chicos. En la foto, desayunan juntas, comparten una medialuna, como tantas otras cosas”.

María Isabel Pedemonte de Cacace muestra a su hija Marina junto con Atos, el weimaraner de su prima Soledad. “Nacieron con un mes de diferencia y la gorda lo adora: lo agarra de la cola, le da palmaditas y abrazos. Y no duda en ofrecerle su mamadera. Atos, encantado, es un buenazo y se deja hacer de todo sin protestar”.

“Iara y su hermano Blanc, un Maltés de ocho años, son los mejores compinches : comparten la comida y hasta andan juntos en monopatín, cuenta la madre. En lo que no se extiende es en las peleas de los dos ‘por querer estar pegados a mamá’”.

“Comen la misma comida, duermen en la misma cama. Y lo anecdótico es que nacieron el mismo día. Se aman”, analiza Sergio Pavlovsky la relación entre su nieto Franchu y el Labrador Niko. “Se quieren como dos hermanos. Siempre que pueden están juntos. Franchu le enseñó a jugar al fútbol y se divierten mucho”, agrega.

“Mi sobrino Julián y mi perro Pancho son inseparables -cuenta Ana Fernández-. Un día, Julián no aparecía por ningún lado y Pancho estaba muy tranquilo en su cucha… Pero cuando el perro salió de la cucha, a continuación lo siguió Julián. Son muy amigos, luchan en broma por los muñecos de mi sobrino y les encanta ir a comer galletitas a la cucha de Pancho”.

Stefano Pappacena, de 2 años, presenta a su perrita Daysi, de 8. “¡Qué digo mi perrita! ¡Es mi mejor amiga… Mi hermana!”, cuenta vía email, con una expresividad sospechosa para un chico de su edad. Tiene tres hermanos (Leonardo, Nicolás y Luciana), pero con Daysi se divierte más: “La corre por toda la casa, se pone encima, le tira de los pelos, se pelean por los mismos chiches. Le saca la comida de la boca y ella le roba la suya del plato. ¡La de milanesas que se perdió! Se ríe a carcajadas con Daysi”, cuentan sus padres, Graciela y Rubén Pappacena, que le aconsejan que la deje un poco en paz, aunque cuando están separados se buscan uno al otro. “Juegan y corren todo el tiempo. Y cuando al final del día están cansados y listos para ir a la cama, ahí se ponen tiernos, se besan y abrazan como en la foto”, agregan.

Human Infant Suckled By Cow

Hundreds of people have flocked to a village in eastern India to witness the spectacle of a male child being suckled by a Cow. Thirteen-month-old Rahul refuses to be suckled by his mother and instead crawls to a neighbour’s house where a Cow feeds him milk from the udder. Visitors are queuing up to worship both the child and the Cow. Cows are considered sacred by Hindus who constitute 85% of India’s more than 1 billion population. The child’s mother Urmila has told newspaper Pragativadi : “He refuses to take milk from me and goes to the Cow to drink from her udder. The animal patiently feeds him even though her own calf does not get enough milk”. Story filed : 13:57 Friday 8th November 2002.